Come preparare un oleolito in casa :)

Salve e benvenuti al nostro amato appuntamento con l’autoproduzione. Parlando con un’amica abbiamo affrontato il discorso “oleolito” e visto che non ve ne avevo ancora parlato ho deciso di pubblicare un interessante articolo dedicato a questo particolare prodotto naturale. Di che cosa si tratta? E’ un macerato oleoso di piante fresche o essiccate. Queste ultime vengono poste in un contenitore di vetro e ricoperte con olio (il solvente necessario affinchè la pianta rilasci i suoi principi attivi) per un certo periodo di tempo. Solitamente si usa l’olio d’oliva ma possiamo effettuare delle sostituzioni con gli oli vegetali che preferiamo: mandorle dolci, riso, sesamo, jojoba… 😉

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  • Quali piante usare?

La scelta varia in base all’utilizzo a cui è destinato il nostro oleolito. Cercate e documentatevi sulle diverse proprietà delle piante e scegliete quella più adatta alle vostre esigenze.:

Calendula – lenitiva, antisettica, cicatrizzante, antifiammatoria

Iperico – per massaggi muscolari, in caso di dolori articolari, astringente sulla pelle

Limone – antisettico, anticellulite, schiarente, tonificante, astringente

Zenzero – in caso di forfora, caduta dei capelli, mal d’orecchio

Camomilla – nutre la pelle, indicata in caso di rossori

Vaniglia – per massaggiare e profumare la pelle

Curcuma – antirughe e antiforfora

Caffè – agisce come stimolante e drenante, riducendo gli inestetismi del corpo

Rosmarino – lucida e rinforza i capelli, antisettico, stimolante, tonico

Salvia – antisettica, antinfiammatoria, antiossidante (indicata soprattutto per pelli impure)

… questo è solo un piccolo elenco dei benefici che possiamo sfruttare. Potete anche sbizzarrirvi e creare dei mix con più droghe insieme (che hanno proprietà dermocosmetiche simili). Es. Rosmarino, salvia e menta o camomilla, calendula e lavanda.

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INGREDIENTI

  • un barattolo di vetro (preferibilmente scuro)
  • una pianta o droga a scelta
  • un olio vegetale a scelta

Metodo a digestione solare

Dovete riempire il barattolo con la pianta e l’olio a scelti, avendo premura di ricoprire tutto per bene. Chiudete ermeticamente ed esponete al sole di giorno e conservate in luogo fresco e buio la notte, per almeno 15 giorni (agitate con cura il macerato almeno due volte a settimana). Trascorso il tempo di macerazione potete passare al filtraggio con una garzina. Dopo questa operazione lasciate l’oleolito a riposo in luogo asciutto e al riparo dalla luce per circa altri 2-3 giorni. Se notate altri residui potete effettuare un secondo filtraggio.

Metodo a bagnomaria

Sminuzzate la pianta dentro un recipiente di vetro o ceramica, riempire con olio fino a copertura completa dell’erba. Mettete a bagnomaria in una pentola, coprendo con un coperchio. Lasciate a fiamma bassa per 2-4 ore mescolando di tanto in tanto e avendo cura che l’olio non scenda mai di livello lasciando l’erba scoperta. Quindi far bollire l’acqua con costanza ed evitare che il recipiente tocchi il fondo della pentola. Trascorso il tempo filtrate il tutto con un panno in un recipiente pulito, strizzando per far uscire tutto l’olio (attenzione se la pianta è fresca a non far fuoriuscire anche l’acqua). Effettuate due filtraggi per togliere ogni residuo di erba e conservate in una bottiglia o un barattolo di vetro scuro.

Durata: 6 mesi/ 1 anno. La non presenza di acqua nell’oleolito fa si che non necessiti di conservanti, sopratutto se si è usato l’olio d’oliva. Comunque se desiderate potete aggiungere della vitamina E (tocoferolo).

Buona preparazione! 🙂

 

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