La cosmesi ecobio è una cosmesi ecologia, attenta all’ambiente e che non contiene composti chimici dannosi per l’organismo. Essa prevede l’impiego di materie prime naturali, provenienti da coltivazioni prive di pesticidi e rigorosamente controllate. Una vera è propria filosofia di vita, che agisce nel rispetto del Pianeta e di chi ne fa utilizzo. Il nome stesso nasce dalla fusione di due termini: “ecologico” e “biologico“. Forse non tutti sanno che i prodotti che usiamo quotidianamente contengono sostanze non dermocompatibili ovvero sensibilizzanti, irritanti, aggressive e molto inquinanti. Questo accade in quanto le maggiori aziende cosmetiche e farmacologiche non hanno nessun occhio di riguardo per i consumatori, accecate dai profitti e per logica di sopravvivenza sul mercato. Reperire e riprodurre certe sostanze in laboratorio è più vantaggioso economicamente piuttosto che lavorare con materie prime qualitativamente superiori e di origine naturale. Con ciò non voglio creare allarmismi e generalizzare, perchè non tutti i composti sintetici sono dannosi, ma la maggior parte si, seppure in minima quantità e soprattutto se introdotti quotidianamente nel nostro corpo.
Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata – Albert Einstein
Chi non è mai andato in un supermercato per rifornirsi di alcuni prodotti a buon prezzo? Molta gente non è consapevole del contenuto dei propri acquisti, si lascia affascinare dagli spot pubblicitari e dalla notorietà di un marchio, accantonando liberamente il problema. Ovviamente l’ecobio, avendo alle spalle qualità e più attenzione, viene venduto a cifre leggermente superiori di un comune shampoo o crema. Per chi non può spendere più del solito il mio consiglio è di imparare a leggere gli ingredienti delle etichette o meglio l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients). Esso consiste nel raggruppamento delle sostanze in ordine di quantità, dalla percentuale maggiore a quella minore. Gli elementi naturali, che non hanno subito modifiche chimiche hanno la denominazione latina, mentre quelli frutto di sintesi chimica sono descritti con il nome inglese o con sigle numeriche. Riconoscere ed evitare alcuni composti vi indirizzerà verso la scelta di un prodotto “accettabile” (ossia non biologico, ma che contiene una minima quantità di composti dannosi), che si adatti anche alle vostre esigenze monetarie. Dopo i primi approcci memorizzare sarà facile e subito riuscirete a scartare schifezze lanciando anche solo uno sguardo alla posizione più alta dell’inci. Nei miei articoli vi verrò in aiuto e recensirò dettagliatamente cosmetici “salvabili” e facili da reperire anche nei supermercati. Uno strumento utile per dissipare dubbi su un determinato ingrediente è il Biodizionario (cliccando sulla parola vi rimando al link del sito), che contrassegna con pallini verdi, gialli e rossi tutte le sostanze elencate in ordine alfabetico. Esistono anche comode applicazioni per smarthpone e tablet che vi permetteranno di consultarlo ovunque voi siate. Il suo creatore è il dottor Fabrizio Zago, chimico industriale, che ha a cuore la salute di persone, animali e ambiente.
– Si può essere certi di aver acquistato ecobio?
Essendoci parecchia disinformazione a riguardo, non sempre è facile individuare un prodotto cosmetico ecobio. Ad intervenire e mettere un po’ di ordine, è stata l’ICEA – Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale. La sua attività di controllo si estende a molti settori, incluso quello alimentare. Per ottenere il certificato è necessario che il prodotto commercializzato rispecchi alcuni criteri:
- scarsa tossicità ed assenza di effetti indesiderati sull’uomo;
- dermocompatibilità;
- no OGM;
- assenza di coloranti sintetici;
- assenza di test sugli animali;
- contenitori realizzati con materiali riciclabili.
L’etichetta è molto utile nella scelta del cosmetico, ma se non ci si riesce a destreggiare nella lettura degli ingredienti, si può controllare la presenza di un marchio dei principali organismi di controllo bio:
- Icea: è il più importante ente di certificazione italiano di produzioni biologiche.
- CCPB: è il marchio italiano di produzioni agrobiologiche e ha uno specifico disciplinare per i cosmetici. I marchi sono due: Cosmetici Naturali e Cosmetici Biologici.
- Bioagricert: come CCPB è un ente di certificazione di produzioni agrobiologiche e prevede uno specifico disciplinare per i cosmetici a tre livelli: Bio&natural, Naturai cosmetic e Natural detergenza.
- Ecocert: il principale ente di certificazione delle produzioni agrobiologiche e probabilmente il più diffuso al mondo. I livelli sono due: Cosmetico Biologico e Cosmetico Ecologico.
- Cosmebio: si articola in due livelli: Bio ed Eco.
- BDIH: è la principale certificazione tedesca rilasciata dall’associazione di categoria delle aziende cosmetiche bio.
- Soil Association: è forse il più antico ente di certificazione europeo di produzioni agrobiologiche e il più importante del Regno Unito.
Per una panoramica completa nel sito ICEA esiste un elenco delle principali aziende certificate. Ecco alcuni motivi per cui vale la pena essere un consumatore consapevole:
- Rispetti l’ambiente senza inquinare più del necessario;
- Rispetti te stesso ed eviti di spalmarti petrolati e ciò che è dannoso per l’organismo;
- Spendi il giusto prezzo per la tua salute;
- Volti le spalle ai grandi marchi, capendo finalmente che ciò che contiene un determinato flacone costa molto meno all’azienda produttrice di quanto vuole fartelo pagare;